Qualche mese fa abbiamo parlato di storia dell’enduro e nel nostro racconto abbiamo menzionato una pilota donna, una delle più note motocicliste inglesi degli anni Venti, Marjorie Cottle.
La sua storia ci è sembrata tanto appassionante da dedicarle un articolo apposito ed è di lei che vi vogliamo parlare oggi.
E allora chi era Marjorie?
Marjorie è nata da Emily e William Cottle il 5 settembre del 1900, a Seacombe, un quartiere di Wallasay, piccola cittadina portuale divisa da Liverpool dalle acque di mare d’Irlanda. La figura che ha maggiormente segnato il destino di Marjorie era il papà William. William era un dirigente di fabbrica ed era anche un appassionato motociclista. Marjorie, che per tutta la sua infanzia vedeva suo papà a passare ore intorno alla sua motocicletta, ha cercato già a 14 anni di convincerlo ad acquistarle una moto. Titubante, William ha comprato si una moto a Marjorie, ma ha preso una vecchia Premier della Prima Guerra Mondiale in una vicina discarica e l’ha consegnata a Marjorie dicendo che qualora fosse riuscita a sistemarla, avrebbe potuto cominciare a guidarla. Solo così gli avrebbe dimostrato che la sua passione non fosse un capriccio passeggero.
foto Wikipedia
E com’è andata?
Ovviamente Marjorie era riuscita a rimettere in ordine il vecchio rottame e renderlo funzionante. In questo modo ha mostrato al padre di essere in grado non solo di guidare ma anche di prendersi cura della sua moto. A quel punto William aveva capito che Marjorie era determinata e ha deciso di comprarle una Calthorpe, una moto prodotta dalla casa motociclistica di medesimo nome che produceva, vicino a Birmingham, le motociclette dal 1909 al 1939.
Con l’acquisto della Triumph 500 Marjorie aveva iniziato a fare sul serio. Infatti, proprio con la Triumph aveva partecipato all’evento di Liverpool MCC, nel quale, oltre ad essere l’unica partecipante donna, fu anche una delle uniche due persone che, su 300 iscritti totali, riuscì a raggiungere la cima della collina, il tratto più difficile e impegnativo della competizione. Sarebbe un successo enorme anche nei giorni nostri dove vedere una donna a gareggiare è ormai qualcosa a cui siamo abituati. Figuriamoci cento anni fa! Infatti Marjorie aveva ottenuto moltissima visibilità e attirò l’attenzione delle case motociclistiche impegnate nelle varie gare anche internazionali.
Solo le gare di enduro?
foto Wikipedia
Non erano solo le gare ad appassionare Marjorie e il suo animo avventuriero. Nel 1924 ha compiuto un’altra impresa a detta di molti impossibile. Ha guidato una Raleigh 350cc, una motocicletta di produzione inglese, su strade estremamente dissestate, per quasi 3.500 miglia, percorrendo una media di 300 miglia al giorno. E l’ha fatto per ben 11 giorni, fino a raggiungere di nuovo Liverpool, da dove il suo giro della costa inglese era iniziato. Due anni dopo, con una Raleigh ancora più piccola (174cc) Marjorie ha terminato un viaggio di 1.400 miglia. Il suo obiettivo era far appassionare le donne alla guida della moto, utilizzando appositamente una moto piccola e leggera, dimostrando che per guidare una moto non è necessaria la forza fisica. Non a sorpresa, in quegli anni il numero di donne motocicliste era aumentato proprio grazie a Marjorie.
Marjorie ha contribuito alla diffusione dello sport motocliclistico, tra donne e uomini, anche scrivendo articoli per vari giornali di settore. Durante la seconda Guerra Mondiale invece, nel 1940, svolse il ruolo di ufficiale nel Servizio Nazionale die Vigili del Fuoco e pilota da spedizioni della Home Guard, sempre in sella alla sua Triumph.
Negli anni successivi ha invece lavorato come venditrice di moto, per restare in contatto con la sua infinita passione. Marjorie è mancata a quasi 87 anni, dopo un breve periodo di malattia. Ha avuto certamente una vita interessante, piena di sfide non solo fisiche. La sua sfida maggiore è stata quella agli stereotipi e lei l’ha decisamente vinta anche se il popolo femminile amante delle moto è ancora una minoranza.
E oggi? Quante ragazze sanno guidare una moto da enduro?
Dobbiamo ammettere che anche da noi, all’Enduro Experience Croatia, la maggior parte di nostri ospiti enduristi sono degli uomini. Ma vediamo sempre più ragazze che si avvicinano a questo sport, a enduro o al motocross, e siamo convinti che è un trend in decisa crescita.
Per ragazze che volessero provare a guidare una moto da enduro, abbiamo a disposizione la KTM Freeride, una moto leggera e maneggevole, molto adatta per i principianti e, grazie al suo peso limitato, particolarmente apprezzata dal pubblico femminile. Venite a provarla e fare il giro con le nostre guide, siamo sicuri che vi divertirete.
Vi aspettiamo!
Dettagli a info@enduroexperience-croatia.com